venerdì 27 luglio 2018

Alienazione sociale nelle opere di Alberto Massazza. Ecco l'intervista



Sui social ogni artista condivide la sua passione in vari gruppi ed espone i propri talenti. In questo modo scoviamo un nuovo modo di intendere la cultura e tracciamo il percorso verso cui poesia, musica e scrittura stanno andando.

Ecco un cantautore poeta e blogger davvero interessante: Alberto Massazza. Lo abbiamo intervistato ed abbiamo parlato della sua produzione.

1) Sei un'artista poliedrico. Vai dalla musica alla poesia passando per la scrittura. Qual è quel file rouge che accomuna tutte queste tue passioni? Sono concettualmente legate fra loro da un tuo stile personale?

Concettualmente si, come tematiche intendo, Quanto allo stile, cerco di non dare punti di riferimento, sperimentando sempre soluzioni diverse.

2) In genere quali temi tratti?

Inappartenenza, alienazione sociale, il contrasto tra autentico e stereotipo, i grandi numeri del potere, dell'amore, il disagio del talento/genio nella società di massa, la memoria in senso proustiano ecc.

3) Ti senti estraneo a questa società? Perché?

Credo che la risposta sia stata mirabilmente detta da Baudelaire in Benedizione, seconda poesia dei Fiori del male. Il disagio del poeta cantato dal genio francese un secolo e mezzo fa, oggi è cresciuto esponenzialmente. Una vita di pelle, senza filtri, tra estasi e tormento, l' unica vita che io sono in grado di vivere, oggi è ben più precaria dei tempi di Baudelaire.

4) Come descriveresti il contrasto fra autentico e stereotipo? Dove possiamo percepirlo?

L'autentico pretende che si scavi per essere raggiunto, lo stereotipo sta tutto in superficie.  L'autentico da rappresentanza, lo stereotipo si ferma alla rappresentazione. La società di massa e dei consumi, tende ad omologare, sia pure nella vastità della scelta. Io la chiamo omologazione frammentata o conformismo alternativo. In questo scenario, lo stereotipo si moltiplica e si rende più insidioso, in quanto il non fare riferimento a un' uniformità assoluta rende più difficile non confonderlo con l'autentico.

5) E come si può essere autentici oggi?

Non accontentandosi del teatrino della vita, scarnificando la propria e l' altrui vanità, evitando di nascondersi dietro le maschere delle appartenenze che non sono capaci di andare oltre la propria rappresentazione, l'autoreferenzialita.

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