giovedì 14 giugno 2018

5 recenti casi di violenza omofobica




Nell'articolo precedente abbiamo parlato di quante vite potrebbero salvare delle strutture di accoglienza per persone LGBT vittime di discriminazioni. Oggi vedremo dunque 5 eclatanti casi di violenza omofoba che sarebbero stati evitati se la persona in questione avrebbe avuto la possibilità, nell'attesa dei procedimenti legali ad es., di poter essere accolta nell'immediato in una casa di rifugio statale.

1) VIOLENZA PSICOLOGICA A PADOVA

A Padova un ventenne aveva deciso di fare coming out con la propria famiglia. Da quel momento per lui è stato un susseguirsi di offese e di violenza verbale. Il ragazzo in questione ha avuto la forza poi di denunciare i suoi stessi genitori e per adesso questa storia vive un parziale lieto fine. Infatti ha avuto in questo modo di allontanarsi dalla famiglia e di impedire loro di andare oltre ma ci sono storie che purtroppo hanno avuto risvolti drammatici.

2) SPEDIZIONE PUNITIVA

Due genitori di Roma avevano scoperto che la figlia era fidanzata con una ragazza. Per quella ragione hanno deciso di organizzare una vera e propria spedizione punitiva, raccontata dalla pagina Facebook Omopobia Stop. La vittima dell'aggressione è stata colpita con pugni violenti e sono persino volate sedie e tavoli.

3) GENITORI ASSASSINI

A San Paolo, in Brasile, due genitori, scoperta l'omosessualità del giovanissimo figlio, hanno deciso di ucciderlo e di far sparire il corpo in maniera barbara ossia dandogli fuoco. La mamma e il padre hanno deciso anche di farsi aiutare da altre tre persone fra cui un minorenne.

4) A VOLTE BASTA IL SOSPETTO

Un genitore può arrivare ad uccidere il figlio di soli 8 anni? La risposta purtroppo è affermativa. Ed è ancora più inquietante l'assurda ragione del gesto. L'uomo ha deciso di stroncare una vita così giovane solo perché aveva il sospetto che questi fosse gay. E'successo a Los Angeles!

5) COLPISCE IL FIGLIO TRANS CON UNA SEDIA

A Portogruaro un uomo ha colpito il figlio perché transessuale. Il punto sta proprio nel fatto che in famiglia da tempo c'è una forte tensione. La ragione sta proprio nella visione transfobica dei genitori, i quali non riescono ad accettarlo. Per fortuna l'episodio non ha avuto conseguenze tragiche ma è chiaro che per un individuo non si può vivere in un contesto così mortificante.

Tutti questi episodi sono accomunati dal fatto che sono accaduti negli ultimissimi anni e dunque tradiscono la grave emergenza sociale in cui ci troviamo. Lo Stato ha dunque la responsabilità di preservare la sicurezza dei propri cittadini.

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