Nell'articolo precedente abbiamo parlato di quante vite
potrebbero salvare delle strutture di accoglienza per persone LGBT vittime di
discriminazioni. Oggi vedremo dunque 5 eclatanti casi di violenza omofoba che
sarebbero stati evitati se la persona in questione avrebbe avuto la
possibilità, nell'attesa dei procedimenti legali ad es., di poter essere
accolta nell'immediato in una casa di rifugio statale.
1) VIOLENZA PSICOLOGICA A PADOVA
A Padova un ventenne aveva deciso di fare coming out con la
propria famiglia. Da quel momento per lui è stato un susseguirsi di offese e di
violenza verbale. Il ragazzo in questione ha avuto la forza poi di denunciare i
suoi stessi genitori e per adesso questa storia vive un parziale lieto fine.
Infatti ha avuto in questo modo di allontanarsi dalla famiglia e di impedire
loro di andare oltre ma ci sono storie che purtroppo hanno avuto risvolti
drammatici.
2) SPEDIZIONE PUNITIVA
Due genitori di Roma avevano scoperto che la figlia era
fidanzata con una ragazza. Per quella ragione hanno deciso di organizzare una
vera e propria spedizione punitiva, raccontata dalla pagina Facebook Omopobia
Stop. La vittima dell'aggressione è stata colpita con pugni violenti e sono
persino volate sedie e tavoli.
3) GENITORI ASSASSINI
A San Paolo, in Brasile, due genitori, scoperta
l'omosessualità del giovanissimo figlio, hanno deciso di ucciderlo e di far
sparire il corpo in maniera barbara ossia dandogli fuoco. La mamma e il padre
hanno deciso anche di farsi aiutare da altre tre persone fra cui un minorenne.
4) A VOLTE BASTA IL SOSPETTO
Un genitore può arrivare ad uccidere il figlio di soli 8
anni? La risposta purtroppo è affermativa. Ed è ancora più inquietante
l'assurda ragione del gesto. L'uomo ha deciso di stroncare una vita così
giovane solo perché aveva il sospetto che questi fosse gay. E'successo a Los
Angeles!
5) COLPISCE IL FIGLIO TRANS CON UNA SEDIA
A Portogruaro un uomo ha colpito il figlio perché
transessuale. Il punto sta proprio nel fatto che in famiglia da tempo c'è una
forte tensione. La ragione sta proprio nella visione transfobica dei genitori,
i quali non riescono ad accettarlo. Per fortuna l'episodio non ha avuto
conseguenze tragiche ma è chiaro che per un individuo non si può vivere in un
contesto così mortificante.
Tutti questi episodi sono accomunati dal fatto che sono
accaduti negli ultimissimi anni e dunque tradiscono la grave emergenza sociale
in cui ci troviamo. Lo Stato ha dunque la responsabilità di preservare la
sicurezza dei propri cittadini.
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