mercoledì 27 giugno 2018

#Associazionismo: Tecla




Continuiamo con la nostra nuova rubrica #Associazionismo. Oggi parliamo di un'altra associazione partenopea ossia Tecla. Ad oggi il valore della diversità culturale va recuperato. Il modo migliore per farlo è senza dubbio il divertimento.

Mi spiego meglio. Quando si parla dello straniero scattano alla mente una serie di preoccupazioni, dettate dalle scandalose politiche europee del nostro tempo. Ci si chiede da subito se è venuto in Italia per scopi lavorativi, a quale religione appartenga, se è un fondamentalista e quant'altro.

Le demagogie attuali hanno creato un panico tale da far chiudere l'individuo a riccio. Nel senso che ormai si è spenta anche la curiosità verso la diversità culturale. Non ci si chiede più cosa mangino gli altri, come si divertono, quale musica ascoltano.

Ed ecco emergere quindi l'importanza e il valore pedagogico della festa. In che modo infatti ci si può avvicinare a ciò che non si conosce se non divertendosi proprio con ciò che altrove è abitudine. Perché nella gioia ci riconosciamo tutti per quel che siamo: esseri umani!

Tecla organizza dunque serate a tema di matrice etnica. Prendiamo in analisi Halfa Araba che si terrà nel Kestè, noto locale napoletano, vero perno dell' avanguardia in termini sia di intrattenimento che di cultura. Questa serata è proprio incentrata sul creare nel luogo un vero e proprio portale su un qualsivoglia paese arabo.

In sottofondo c'è la musica orientale, l'intrattenimento è legato proprio alle loro danze tipiche, c'è cibo arabo e quant'altro. Anche perch° l'Halfa è una sorta di sagra mediorientale e Tecla si propone di riportarla in un locale napoletano. In questo modo chiunque può vivere un giorno da arabo ed imparare la bellezza dell'integrazione culturale ma sopratutto umana.

Spesso sono poi organizzate le serate Tecla Chef in cui viene portata una particolare cucina in tavole. Un confronto dunque con diverse culture culinarie fra cui quella giapponese e quella spagnola. Ovviamente per avvicinarsi ad una cultura bisogna conoscerne la lingua. Da tre anni a questa parte l'associazione organizza gli aperilingua, dove appunto ci si vede per consumare qualcosa parlando ben 10 lingue diverse.

Tanta importanza viene date anche a Napoli ovviamente con visite guidate nei luoghi naturalistici meno conosciuti. Inoltre vengono organizzati concerti e festival per band emergenti dando ai giovani la possibilità di farsi conoscere.

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