mercoledì 29 agosto 2018

Storia della parola napoletana: 'ntufato


A Napoli ancora oggi, quando una persona ci appare più gonfia del solito, appesantita da una momentanea cattiva alimentazione oppure ispessita da uno o più morsi di zanzare, vespe e quant'altro diciamo che è " 'ntufato/a".

Questa parola, come al solito, non ha un perfetto corrispettivo in italiano. Potremmo dire che sta per "eccessivamente gonfio" ma solo in parte rende l'idea. Anche perché spesso questo lemma porta con se un carico di disprezzo di chiara matrice etica.

Nel senso che una persona può essere 'ntufata perché piena di rabbia, invidia, rancore ma anche perché troppo avida. La parola può anche far riferimento a cose o situazioni particolari. Un qualcosa che è stato addobbato in maniera pacchiana perché carico di pinzillacchere si dirà 'ntufato e roba! Un piatto troppo ricco, eccessivamente elaborato e guarnito sarà 'ntufato. Oppure un cibo troppo pesante avrà come effetto che "te siento 'ntufato" o ancora potreste "tenè'o stommaco troppo 'ntufato". Persino gli occhi, se colpiti ripetutamente, possono presentarsi come 'ntufate!

Da dove deriva quest'espressione? C'è chi sostiene che derivi dalla pietra di tufo molto nota ai partenopei, dato che è presente un po' ovunque per la città. Chi pensa che sia questa l'etimologia si poggia sull'idea di pesantezza di carattere. 'ntufate, cioè un animo pesante come il tufo.

In realtà è un errore. La strada che porta a questa parola ha delle origini molto antiche ed affonda le sue radici nei pressi degli osci. Questa popolazione adoperava un particolare strumento ad aria, una conchiglia di mare, ad oggi divenuta strumento a tutti gli effetti, la tufa.

Anche oggi esiste dicevo ed appartiene alla famiglia degli aerofoni ed è nota come tofa. I romani faranno loro sia questo termine che questo strumento portando però alla luce la tuba, tradotto "tromba". Nella Campania Felix però sia la conchiglia che la parola sono sopravvissuti e la parola 'ntufato conserva memoria culturale di ciò.

Suonando la tufa, questa particolare conchiglia di mare, le guance si gonfiano a dismisura, fin quasi a sgonfiare. Da qui il termine 'ntufato, cioè gonfio a dismisuro, come un suonatore di tufa (oggi tofa).



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