martedì 7 agosto 2018

Il sogno, il desiderio e la donna nelle liriche di Giampaolo Giampaoli


Continua la nostra indagine sulla poesia contemporanea. A dispetto dell'evoluzione della nostra società, in tanti credono ancora in questa forma d'arte. Le tematiche non sono scontate e molte strizzano l'occhio al nostro grande passato letterario. Ecco dunque l'intervista che Giampaolo Giampaoli, autore della silloge disponibile gratis in ebook La qualità dei sentimenti, ha rilasciato per Il Condominio.

1) Come definiresti il tuo stile, la tua poetica?

A livello stilistico cerco la musicalità del verso, anche senza seguire la metrica classica voglio che la mia poesia si distingua dalla prosa per un ritmo marcato. A livello dei contenuti la poesia è per me una compagna nella quotidianità in grado di farmi riflettere sulle sensazione, anche piccole sensazioni ma che lasciano un segno, oppure attraverso la poesia rifletto sui pensieri e cerco di comprendere il loro significato.

2) Ho notato che dai grande importanza alla notte e all'attività onirica. Perché?

Credo che solo durante la notte abbiamo la possibilità di fare ordine nella nostra mente  per comprendere quali sono le cose che hanno veramente valore, per noi stessi e per gli altri. Il sogno leggendolo in chiave freudiana permette alla mente di far emergere le paure e i desideri di cui non siamo coscienti, pensieri che fanno parte di noi ma di cui non abbiamo la percezione. Credo che sia solo attraverso la dimensione onirica che possiamo avere piena conoscenza di noi stessi.

3) Le tue poesie nascono dunque da un'interpretazione freudiana dei tuoi sogni?

Sicuramente la riflessione sulla dimensione onirica è un aspetto importante della mia poesia, direi che questa raccolta completa la lunga riflessione su un periodo di transizione della mia vita  che ho voluto testimoniare in versi, il passaggio da una  condizione di attesa per il futuro al raggiungimento di una maturità che mantiene momenti di difficoltà e il desiderio di superare condizioni di angoscia. Quello che offro al lettore è un diario in versi per condividere emozioni e pensieri, del resto generati anche dagli angoli bui della mente che emergono nel sogno.

4) Da cosa è stato rappresentato questo tuo percorso di crescita? In cosa ti senti più maturo? La poesia ti ha aiutato?

Quello che voglio raccontare in versi non è altro che la crescita che interessa ognuno di noi, quando si raggiunge una età in cui non si è più giovanissimi e per forza si deve aver raggiunto dei risultati a livello professionale e nella  vita privata che dimostrano che non abbiamo sprecato il nostro tempo. La poesia mi ha sicuramente aiutato a trovare la stabilità emotiva nel concetto di una scrittura in versi che diviene, come diceva Joyce, un flusso di coscienza, come davanti a un terapista si riesce a superare i ricordi difficili e a valorizzare ciò che c'è di buono, ma il potere maggiore della poesia resta il suo ruolo comunicativo per condividere con il lettore la mia esperienza.

5) Perché in una poesia parli di fantasmi? Cosa rappresentano per te?

Alcune poesie parlano della morte o meglio cosa provo pensando alla morte o toccandola con mano nella perdita delle persone care. La poesia a cui fai riferimento è l'unica che ha un particolare aspetto grafico, i versi formano un trapezio rettangolo. L'ho scritta molti anni fa quando i miei genitori frequentavano un albergo per le vacanze estive a Castiglioncello frequentato per lo più da anziani e purtroppo ogni anno alcuni vecchi villeggianti non tornavano perché erano morti, un ambiente tutto sommato triste, ma nella presenza dei fantasmi ho voluto fantasticare che chi non c'era più fosse presente ormai giunto nella condizione di una  vita ultraterrena che noi vogliamo sempre credere che dovrà essere felice, ma nel verso "è doveroso sorridere" si insinua un dubbio su questa  certezza. Il particolare aspetto grafico del componimento nel lato obliquo del trapezio rettangolo ricorda un movimento in ascensione, il trascorrere della vita e la sua continuazione in un'altra dimensione. È una poesia a cui sono molto legato.

6) Nelle tue poesie si percepisce lo scontro fra la donna ideale e quella che si incontra nel quotidiano. Come mai?

Anche in questo caso si fa riferimento a pensieri ed emozioni di qualche anno fa. Credo che il contrasto di cui parli sia indispensabile e costruttivo non solo nelle relazioni tra uomo e donna, ma in generale in ogni aspetto della vita. Alcuni anni fa quando facevo ancora il giornalista pubblicista nel periodo degli studi universitari una addetta stampa mi fece notare la differenza tra come sognava che fosse il suo lavoro quando ancora era giovane e collaborava per varie testate e come poi si è rivelato essere quando il giornalismo è diventata la sua unica occupazione, chiaramente molto più impegnativo e meno divertente, ma tutto questo è inevitabile. Un uomo deve capire la differenza tra un'immagine irreale della donna che fa parte dei suoi desideri nascosti e la donna reale, con cui si deve convivere, se vuole capire quando non è di fronte a ciò che  vuole e a me è successo e alcune poesie parlano della delusione.

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