mercoledì 4 luglio 2018

#Associazionismo:CineManiaci



Per la rubrica #Associazionismo oggi abbiamo intervistato CineManiaci.

1) Parlateci della vostra associazione

Ci occupiamo di promozione e cultura cinematografica. In particolare organizziamo proiezioni cinematografiche, rassegne, concorsi di recensioni, produzione di video in ambito socio sanitario ma anche formazione attraverso collaborazioni con le scuole dalle elementari fino alle superiori.

2) Perché ad oggi è importante la promozione cinematografica?

E' importante inanzitutto perchè siamo appassionati di cinema, ma non solo per questo. Soprattutto perchè il cinema è un arte e un mezzo di comunicazione attraverso il quale codifichiamo la realtà meglio che con altri mezzi oggi, quindi tutto quello che accade può essere compreso meglio e raccontato meglio che in qualsiasi altro modo. Per questo ci sembra importante promuovere il cinema sia come forma d'arte sia come mezzo di comunicazione; bisogna essere in grado però di capirlo e codificarlo. Da qui vengono i nostri corsi di formazione all'audiovisivo cinematografico. Siamo immersi in una società di immagini, ci sembra assurdo però che per esempio nelle scuole non ci sia uno studio sul cinema. In più c'è bisogno di un ricambio generazionale nel pubblico

3) In che senso un ricambio generazionale del pubblico?

La generazione dei cosiddetti nativi digitali non ha mai potuto sviluppare il rapporto con il cinema che hanno costruito le generazioni precedenti, con un cinema che invece ha sempre avuto due fondamenta: il grande schermo e la fruizione collettiva del film. Ormai sono molto pochi i giovani che si recano al cinema e sempre di più quelli che preferiscono starsene a casa e guardare un film in solitario sullo schermo del proprio computer. L'età media del pubblico è abbastanza alta se non si parla di Marvel o Disney. Per far sì che le sale non chiudano è importante che anche i giovani frequentino di più le sale cinematografiche.

4) Come si potrebbe avvicinare i giovani al cinema?

Sicuramente partendo dall'abbassare il prezzo del biglietto, che per molti giovani soprattutto se non lavoratori, può essere un forte elemento discriminante ma non solo questo. E' necessario produrre film che per i giovani siano interessanti, qualcosa che è in sintonia con le loro esigenze e i loro bisogni. In più direi rendere la sala cinematografica non solo un puro luogo di visione, non solo rito cinematografico, ma anche luogo di socializzazione magari con spazi idonei per socializzare, per mangiare e bere in compagnia confrontandosi su ciò che si è appena visto. Alla base però sono necessari dei corsi che avvicinino i ragazzi al cinema facendoli appassionare; in questo modo anche negli anni successivi saranno più portati a frequentare il cinema seguendo ciò che più li interessa.

5) E dare spazio ai giovani se non ai giovanissimi nel mondo del cinema potrebbe essere un'idea? Maggiori pellicole scritte dirette ed interpretate da ragazzi?

Sì, potrebbe essere un'idea ma andrebbe ben progettata. In generale si nota molto come i giovani d'oggi abbiano bisogno di sentirsi attivi e protagonisti. Un'idea che potrebbe partire da bandi appositi come per esempio al termine di alcuni corsi si potrebbe permettere di realizzare dei prodotti cinematografici. Il problema è che questi prodotti devono essere poi distribuiti o avere uno sbocco, altrimenti tutto il lavoro dietro non avrebbe senso; passare quindi dalla produzione alla distribuzione. Credo però che alla base ci sia sempre bisogno di una formazione, ma anche passione per questo ambito.

6) In che modo possiamo definire il cinema contemporaneo?

Ci sono varie forme di cinema; una caratteristica è che nel cinema contemporaneo sembra essere quella di confine sempre più labile tra cinema di finzione e cinema documentario; c'è un cinema del reale che è davvero molto forte e riesce ad essere di grande impatto per le storie che racconta, talvolta con personaggi di finzione altre con persone vere, non attori che recitano i loro panni, vedi Fuocoammare ultimo film italiano uscito anche a livello internazionale pochi anni fa che parla del fenomeno dei migranti che dall'Africa arrivano in Europa. Non ci sono grandi rivoluzioni, dopo il cinema postmoderno c'è stato un lancio del 3d, che sembra essersi già sgonfiato da dopo Avatar; sopravvivono le grandi saghe e i supereroi, perché spettacolari e con molti effetti speciali - esempio della computer grafica - ma la maggior parte della produzione cinematografica non ne fa utilizzo

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