venerdì 13 luglio 2018

#Social: Intervista a Nottambuli e Noumeni. La Filosofia tiene svegli


Per #Social oggi abbiamo intervistato gli admin di Nottambuli e Noumeni. La Filosofia tiene svegli.

1) Come e perché nasce questa pagina?

Questa pagina nasce come progetto condiviso di tre amici, tutti e tre studenti di filosofia a Bologna. Siccome la nostra disciplina ci incoraggia a rielaborare i nostri studi in contributi personali, abbiamo deciso di creare il blog per esprimerci. La pagina è un modo ulteriore per costruire un rapporto con il pubblico più ramificata e continuo. 

2) Finora quali contenuti avete rielaborato? Su quale aspetto vi siete concentrati maggiormente?

Sul blog ognuno si focalizza sui temi che gli stanno maggiormente a cuore. La filosofia è ampia abbastanza da permetterci di fornire visioni differenti senza contraddici a vicenda! Spaziamo dalla filosofia antica alla contemporaneità, cercando sempre di applicare i pensieri degli autori a problemi reali, più che di redigere semplicemente una storia sterile della disciplina. 

3) Verso quale direzione si sta indirizzando la filosofia contemporanea?

Domandona! Io credo che, come diceva Foucault, ci stiamo sempre di più lasciando alle spalle la nozione di Soggetto, verso modi più ampi di concepire l'individuo nel mondo. In generale ci si sta accorgendo sempre di più di non vivere in un mondo necessariamente 'umano', ma che ci sono svariati punti di vista per guardare la realtà che dovrebbero essere presi in considerazione. Uno di questi è sicuramente quello dell'animale.

4) Cosa comporta nel concreto questo cambio di prospettiva?

Tante cose. L'aspetto che sicuramente ci tange maggiormente è quello ambientale. Prova ne è che negli ultimi anni sempre di più ci si stia concentrando sulla salvaguardia della fauna e della flora selvatica. Questo avviene perché l'uomo ha scoperto di non essere l'unico la cui vita abbia 'senso', ma che tutti gli esseri meritano di vivere in modo eguale. Si è compiuto un processo di scardinamento della posizione di centralità dell'uomo nel cosmo che ha origine nel rinascimento, in pensatori come Giordano bruno e Galileo Galilei, e che ancora non ha smesso di essere determinante nelle nostre vite
 
5) I filosofi oggi riescono ad influenzare la società? Se si in che modo?

Assolutamente sì, ma bisogna abbandonare l'idea di fare tutto da soli e, sopratutto, studiare tanto. Se nella società moderna il filosofo poteva ancora permettersi di essere "universale", perché la scienza muoveva ancora i primi passi, ora ci troviamo in una situazione completamente diversa e molto più complessa. C'è una varietà tale di discipline e branche che la figura del pensatore individuale è divenuta qualcosa di vetusto. Bisogna fare team, fornire i propri strumenti e i discorsi propri della filosofia (ad esempio ontologia, etica, epistemologia) e lavorare insieme a scienziati, sociologi, antropologi, matematici, fisici e così via.

6) Un laureato in filosofia oggi che prospettive di lavoro ha?

Molte più di qualche anno fa. Sempre di più, infatti, per le aziende è diventato importante munirsi di persone abili in comunicazione e altre branche che esulano dal semplice produrre beni di consumo. Viviamo nell'epoca in cui qualcosa non si compra esclusivamente per la sua qualità, ma anche e soprattutto per come questa è comunicata. Detto questo, a parere mio la filosofia vera e propria sarà sempre fatta nelle scuole e nelle università, o comunque in contesti educativi che possono essere anche extra accademici. Bisogna riscoprire l'urgenza della filosofia, la sua funzione educativa ed esistenziale che, però, spesso è sottovalutata. Per le risposte alle domande fondamentali della vita umana ci sarà sempre mercato

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