lunedì 30 luglio 2018

Nuove Religioni: Umanismo di Pakal


Il Condominio continua ad indagare la contemporaneità in tutta la sua ricchezza. Per farlo ha deciso di avviare una serie di collaborazioni con alcune fra le persone che sono state intervistate. Tra queste c'è la scrittrice Giovanna Esse. A lei vanno i miei più sentiti ringraziamenti.

Grazie al suo supporto vi posso presentare quel che potrebbe essere la futura tendenza religiosa della nostra società. Vi parlo infatti di una vera e propria nuova religione che promette di rimettere in discussione i canoni tradizionali del settore.

Si tratta dell'Umanismo di Pakal. Questi parte da un presupposto: ad oggi i sistemi tradizionali sono in crisi perché l'uomo ha capito che il problema in ogni opera sta nei suoi "mattoni" e questi, nella società umana, sono rappresentati dall'uomo stesso. Insomma la religione non può trovare risposte al di fuori di questi, almeno dal punto di vista etico.

Pakal ha ricostruito tutto il percorso del "conosci te stesso" fino a raggiungere una fede sincretica totalmente nuova, basata sulla ricerca delle risposte alle grandi domande che va ad esaurirsi nell'individuo stesso.

Se l'individuo pone fra se e la completezza un'entità come Dio si deresponsabilizza e non migliorerà mai se stesso. Vi è invece una Conoscenza integrale ed ognuno deve raggiungerla attraverso degli step facendo leva solo sulle proprie forze.

Nello specifico l'uomo deve armarsi di desiderio, volontà, spirito di sacrificio, tenacia e, soprattutto, onestà! La Conoscenza è lì presente, dinnanzi ad ognuno di noi! Tuttavia la ignoriamo, viviamo le nostre vite, senza mai scorgerla. Lei però non è neppure nascosta. Siamo noi a soffocare la nostra vista nella nostra routine.

Pakal ritiene persino che raggiunta la Conoscenza si corre il rischio di essere perseguitati. Traccia una sorta di moderno mito della caverna. Gli altri non conoscendo la luce mai potranno comprenderla, mai potrebbero sentirne parlare, senza prenderci per pazzi.

Dato che la Conoscenza è ben lì presente, proprio come una Montagna, perché le persone fanno finta che non esista? Per puro interesse. Chi si comporta in un certo modo non lo fa per ignoranza ma è solo in cattiva fede.

Che cosa è dunque questa Conoscenza verso cui deve puntare l'individuo per raggiungere la perfezione etica? Si tratta della parte "rarefatta" della Quintessenza, termine con cui possiamo indicare "l'animo umano". Dio è in ognuno di noi, perché rappresenta la nostra completezza e non perché vive in un'altra dimensione che dall'alto ci giudica e ci ammonisce.

L'uomo raggiunge la Conoscenza grazie alla Consapevolezza che è possibile misurare grazie e solo grazie alla Memoria. Non è un caso che questa sia riscontrabile solo nel genere umano. Ogni individuo è una goccia dello Spirito e deve esserne consapevole.

Esserne una piccola parte non significa essere inferiore a questi o avere dei limiti. La goccia non è limitata rispetto all'acqua, ma ne è solo una rappresentazione completa in piccola scala. L'uomo è Spirito. L'uomo è Dio. Gli Umanisti dunque non sono atei ma areligiosi!



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