giovedì 12 luglio 2018

#Social: Intervista a Segnaliamo il razzismo


Oggi per #Social abbiamo intervistato l'admin di Segnaliamo il razzismo.

1) Quando e perché nasce la vostra pagina?

La pagina nasce nel 2009. L'input è stato dato dalle numerose pagine dal contenuto discriminatorio già allora presenti nel social .Si chiama Segnaliamo il razzismo proprio per questo. Si proponevano pagine e gruppi dal contenuto discriminatorio agli utenti per segnalarle all'amministrazione di Facebook in quanto ne violavano gli standard. In seguito queste segnalazioni sono state fatte anche all'Unar e alla polizia postale.

2) Siete riusciti a bloccarne tante?

Si! Avevamo una lista da proporre agli iscritti alla pagina. Alcune le trovavamo noi altre  le inviavano gli utenti che si imbattevano in questi contenuti o di cui erano vittime. Non so quante pagine siano state chiuse , non abbiamo tenuto il conto , ma comunque si tratta di centinaia di pagine omofobe razziste discriminatorie contro i disabili o un gruppo etnico chiuse.

3) Perché esistono tutte queste pagine razziste omofobe e xenofobe?

Bella domanda! Qualsiasi risposta sarebbe comunque parziale e incompiuta. Io penso che il razzismo sia una forma politica di cui spesso lo stesso razzista e vittima per ignoranza e superficialità. Il razzismo da sempre ha la funzione di schiavizzare e meglio depredare le vittime e rendere capro espiatorio delle disgrazie della comunità. In qualsiasi era storica ha assolto a questa funzione e lo fa anche ai giorni nostri.

 4) Come bisognerebbe comportarsi con un razzista?

Quasi sempre gli argomenti portati da un razzista sono false credenze, fake news o propaganda politica che sfrutta l'ignoranza della persona. Ipost dell'attuale Ministro degli Interni ne sono un esempio lampante. Quasi tutte le affermazioni fatte sono false e non supererebbero l'esame di un  debunking. Lui posta la lista delle nazionalità presenti sulla Diciotti e chiede in quali di questi paesi c'è la guerra? Prende trentamila like e tutti gli danno ragione. Peccato che quasi tutti i paesi citati dal post di Salvini sono interessati da conflitti o emergenze. Nel limite del possibile per replicare ad un discorso discriminatorio bisogna essere documentati.

5) In futuro questa situazione è destinata a peggiorare?

Si è una possiblità! Negli ultimi mesi sono aumentate le discriminazioni anche violente ai danni di minoranze, migranti e a tutti quelli che vengono percepiti come "diversi". Non credo sia un rischio che corre solo l'Italia, temo anzi che sia più globale. Dipende dalle risposte che i paesi sapranno dare a questa ondata discriminatoria. Per ora il quadro mi sembra piuttosto avvilente. Temo che chi si nutre di discriminazione poco importi anche degli  inesistenti vantaggi che tale pratica comporti alla propria condizione materiale. La guerra tra poveri funziona, attecchisce anche nelle classi sociali che povere non sono ma che temono di vedere mutato il proprio status in peggio. La retorica del capro espiatorio e terribilmente efficace, purtroppo funziona.  E funziona anche perché per troppo tempo non si è prestata attenzione a questo fenomeno. Perchè spesso i partiti hanno descritto nei loro discorsi un paese che non esisteva, in cui tutto andava meglio. Per anni l'antirazzismo è stato un fenomeno di nicchia visto persino con fastidio dalle parti politiche che avrebbero dovuto sostenerlo. clamoroso da questo punto di vista e stato il tentativo di Minniti di vietare le manifestazioni antirazziste a seguito dell'gravissimo atto di terrorismo razzista di macerata. Assecondare i razzisti e sempre una pessima strategia!!!

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